Quinto percorso
Questo percorso si articola nella zona attorno alle Gallerie dell'Accademia, partendo dalla Chiesa di Santo Stefano nel Sestiere di San Marco fino al Seminario Patriarcale, collocato all'estremità del Sestiere Dorsoduro.
L’itinerario ha inizio presso la Chiesa di Santo Stefano, situata nel cuore del Sestiere di San Marco, affacciata sul Campo di Santo Stefano, uno dei più grandi della città che costituisce un nodo chiave tra San Marco e Rialto.
PRIMA TAPPA: CHIESA DI SANTO STEFANO
La chiesa gotica di Santo Stefano fu costruita alla fine del XIII secolo dagli eremitani di S.Agostino, ma subì importanti rimaneggiamenti, tra cui l'edificazione della facciata attuale all'inizio del XV secolo. Degno di menzione è soprattutto il portale, secondo alcuni da attribuire a Bartolomeo Bon e Bottega (1438-1442), con arco movimentato da foglie di acanto e al vertice la figura dell'Eterno Padre.
Negli ultimi anni, la Soprintendenza è intervenuta con tre cantieri di restuaro nella Chiesa di Santo Stefano: un intervento di restauro conservativo degli esterni della chiesa; un intervento di restauro conservativo della controfacciata e un'indagine per consolidare il campanile.
Gli esterni
L'esterno, in particolare il portale, della Chiesa era particolarmente degradato a causa dell'inquinamento atmosferico che aveva provocato l'accumulo sulle superfici di particolato e la caduta di croste nere. La Soprintendenza è intervenuta attraverso operazioni di consolidamento e pulitura.
La controfacciata
L'intervento sulla controfacciata di S. Stefano è consistito principalmente nella pulitura della pietra e nel restauro delle stuccature. Inoltre, sono state restaurate le sculture lignee.
Il campanile
Il campanile di S. Stefano, costruito nel sec. XVI, ha uno strapiombo di circa cm. 200. E' stato installato un sistema di monitoraggio, per il controllo della struttura, e sono stati eseguiti dei primi interventi di messa in sicurezza; per definire il progetto di consolidamento si stanno ora eseguendo indagini preliminari e campi prova.
Dopo la visita della Chiesa, si attraversa tutto il Campo Santo Stefano in direzione dell'Accademia. Prima di superare il ponte, si devia un po' sulla sinistra dove si apre Campiello Pisani e dove si trova la prossima tappa dell'itinerario, palazzo Pisani.
SECONDA TAPPA: PALAZZO PISANI
Costruito tra il XVII e XVIII secolo, dal 1897, dopo l'estinzione della famiglia Pisani, è sede del Conservatorio Benedetto Marcello. La facciata è a bugnato liscio di pietra d'Istria con bifore a balcone e serliane. Inoltre l'edificio è arricchito da decorazioni scultoree figurate che possono essere attribuite ai laboratori aristici attivi a Venezia tra la metà del seicento e l'inizio del settecento. L'edificio si sviluppa in lunghezza, attorno a due cortili ed arriva ad avere un piccolo affaccio sul Canal Grande. Negli interni rimangono alcuni ambienti con affreschi e arredi originali.
La Soprintendenza è dovuta intervenire d'urgenza sull'edificio nel 2002 per la messa in sicurezza della loggia sulla corte.
Si lascia Palazzo Pisani ritornando su Campo Santo Stefano. Attraversato il ponte dell'Accademia che troveremo alla nostra sinistra, ci troveremo davanti alle Gallerie dell'Accademia.
TERZA TAPPA: GALLERIE DELL'ACCADEMIA
Le Gallerie dell'Accademia costituiscono la più importante pinacoteca dedicata all'arte veneta, e in particolare veneziana, tra il XIV e il XVIII secolo. Esse occupano gli spazi della Scuola Grande di Santa Maria della Carità, una delle più antiche confraternite laiche di Venezia.
Il cantiere della Soprintendenza ha riguardato l'ampliamento delle Gallerie dell’Accademia nel complesso della Carità. A seguito del trasferimento della Scuola Accademia (si veda cantiere successivo) si è potuto infatti procedere all'intervento di restauro completo del Complesso della Carità. Un progetto che ha permesso l'ampliamento degli spazi espositivi da 5000 a 12000 mq circa, la realizzazione di servizi di accoglienza, caffetteria, sala conferenze, laboratori didattici.
Le Gallerie sono aperte con il seguente orario:
Lunedì dalle 8.15 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.15) Da martedì a domenica dalle 8.15 alle 19.15 (ultimo ingresso ore 18.30) Chiusura completa nei giorni: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre. Per maggiori informazioni: http://www.gallerieaccademia.org
Dopo la visita alle gallerie dell'Accademia, si prende Rio Terrà A. Foscarini, in senso opposto al ponte dell'Accademia, fino a raggiungere il canale della Giudecca. Qui si imbocca Fondamenta Zattere ai Gesuati verso sinistra. Si prosegue costeggiando il canale in fondamenta Zattere allo S. Santo fino a raggiungere l'Ex ospedale degli Incurabili, oggi sede della nuova Accademia di Belle Arti.
QUARTA TAPPA: ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Questo cantiere è strettamente connesso al precedente in quanto riguarda il Complesso monumentale degli Incurabili alle zattere, nuova sede della Scuola Accademia, dopo l'abbandono del Complesso della Carità (destinato come abbiamo visto alle Gallerie dell'Accademia).
I corpi edilizi degli Incurabili, (una superficie complessiva di circa 10.000. mq), sono organizzati intorno a un grande chiostro con colonne e capitelli in pietra d’Istria riconducibili alla seconda metà del XVI secolo. Il grande portale di accesso all’ospedale venne realizzato per una sala di Palazzo Ducale dopo l’incendio del 1577, poi donato dalla Serenissima agli Incurabili e messo in opera da Antonio da Ponte.
L'interevento della Soprintendenza è consistito nel restauro, adeguamento funzionale ed impiantistico dell’ex Ospedale degli Incurabili per trasformarlo nella nuova sede dell’Accademia di Belle Arti.
Leggi la descrizione delle fasi del restauro
Dopo la visita al complesso dell'Accademia, si prosegue su Fondamenta Zattere allo S. Santo verso punta della Dogana. Poco prima della punta si incontra il seminario patriarcale.
QUINTA TAPPA: SEMINARIO PATRIARCALE
Il seminario patriarcale a sede nell'estremità del Sestiere di Dorsoduro. Il seminario ospita anche una collezione di opere d'arte.
L'intervento della Soprintendenza è consistito nel restauro di due di queste opere, l'Adorazione dei magi e l'Incoronazione della Vergine.
Adorazione dei Magi
L'Adorazione dei Magi, attribuita al Maestro dei Mesi di Ferrara e conservata presso il seminario, presentava una situazione generale di degrado dovuta a un precendente intervento di restuaro e alla presenza di fessurazioni. La Soprintendenza è intervenuta con un intervento generale di manutenzione.
Incoronazione della Vergine
L'Incoronazione della Vergine, attribuita all'ambito di Lorenzo Bregno e conservata presso il seminario, presentava uno stato generale di degrado dovuto alla presenza di polvere e di sali solubili. La Soprintendenza è intervenuta con un intervento generale di pulitura.