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Chiesa di San Zaccaria

Due sono i restauri che hanno interessato la Chiesa di San Zaccaria: la pulitura dei chiostri dell'Ex Convento; il rifacimento dei telai e il restuaro delle tele di J. Palma il Giovane delle portelle d'organo.

campanile s.stefano Costruita del VII secolo, poi riedificata nel XII secolo, l'assetto attuale della Chiesa di San Zaccaria risale alla seconda metà del '400 grazie all'intervento prima di Antonio Gambello e poi di Mauro Codussi. Tra il 2000 e il 2005, due interventi di restuaro hanno riguardato San Zaccaria: un intervento conservativo dei chiostri dell'ex-convento e il restauro delle tele di J. Palma il Giovane sulle portelle d'organo conservate in questa chiesa.

La chiesa è organizzata su tre navate con un abside pentagonale. Il presbiterio è rialzato e sovrastato da una grande cupola e cinque più piccole.

In origine le sorgeva accanto il convento delle Benedettine (soppresso nel 1810 con gli editti napoleonici) riservato a giovani nobildonne delle più importanti famiglie di Venezia monacate anche senza vocazione. Secondo la tradizione, ogni anno, a Pasqua, il doge riceveva dalle monache della chiesa un copricapo dogale a corno.

Informazioni per la visita:
Visite: lun-sab: 10.00-12.00 e 16.00-18.00. Dom 16.00-18.00.
Indirizzo: Campo S. Zaccaria, 4693 Castello cap 30122 - Venezia
Telefono: +39 041 5221257
Linee Actv: fermata S. Zaccaria
Biglietto d'ingresso: euro 1

 

Portelle d’organo

portale All'interno della chiesa, la Soprintendenza è intervenuta al restauro delle portelle d'organo che si trovano attualmente nella Cappella di S. Atanasio o Coro delle Monache.
Dalla navata destra, si accede alla Cappella di S.Anastasio realizzata nel 1579 dopo prima sorgeva il coro delle monache. Sulla parete sinistra troviano il Davide vincitore di Palma il Giovane, che raffigura il trionfo di Davide su Golia.

  • Cantiere aperto dal 2002 al 2003;
  • importo tot. € 15.500;
  • Dott.ssa Emanuela Zucchetta

 

foglia rampante impacchi La preparazione molto sottile che lascia intravvedere la tela di supporto, oltre ad essere una caratteristica della pittura del Palma, costituiva una delle cause di degrado delle tele.
L'intervento è consistito innanzittutto nella rimozione delle impurità e delle vernici ossidate. La fotografia raffigura le tele prima e dopo la pulitura.

foglia rampante impacchi L'intervento di rimozione delle vernici ossidate passa attraverso una fase di test (come si vede in fotografia) per verificare il risultato dell'intervento.

 

Chiostri dell'Ex Convento

primo chiostro Uscendo dalla chiesa, dal n. 4693, si accede all'ex Convento delle benedettine, oggi adibito a caserma dei Carabinieri. Il convento era costruito attorno a due chiostri porticati (ancora intatti), di cui il secondo presenta un loggiato superiore che dona direttamente sulla parte absidale della chiesa di San Zaccria. I chiostri, che erano caratterizzati da segni evidenti di degrado, sono stati restaurati dalla Soprintendenza tra il 2001 e il 2005.

  • Cantiere aperto dal 2001 al 2005;
  • importo tot. € 258.000;
  • Arch. Tiziana Favaro

 

secondo chiostro foglia rampante  dopo Si è proceduto alla pulitura con acqua nebulizzata del porticato del secondo chiostro. Nella foto a destra è evidente il degrado dei capitelli del secondo chiostro prima dell'intervento.

foglia rampante impacchi foglia rampante  dopo Anche l'ingresso della sala del capitolo presentava incrostazioni. Si è proceduto alla pulitura con impacchi di sepiolite che ha riportato il manufatto a nuovo splendore.

foglia rampante impacchi Il primo chiostro a intervento ultimato.

Vai al percorso (Da Piazza San Marco All’Arsenale) di cui fa parte questo cantiere

ultima modifica 2018-05-30T14:31:44+01:00

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