Sintesi funzionale
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con la Soprintendenza di Venezia e l’architetto Tobia Scarpa hanno elaborato soluzioni capaci di coniugare la conservazione degli edifici, il progetto architettonico, l’adeguamento funzionale impiantistico e l’allestimento delle nuove sale al pianterreno e al secondo piano dell’ala palladiana.
Il tema principale posto da Tobia Scarpa è quello di riuscire ad afferrare l’attenzione del visitatore, anche il meno esperto, accompagnandolo in una visita idealmente guidata in cui si coglie subito la continuità tra uno spazio storicizzato e uno spazio contemporaneo. Un tema progettuale di grande suggestione e, al contempo, di estrema difficoltà.
Si tratta di sciogliere il nodo intricato dei percorsi, dipanandolo in un filo pressoché continuo che procede dall’ingresso all’uscita, ridisegnando con ciò l’assetto complessivo del museo. Fattore risolutivo è l’introduzione, proprio al centro del complesso, in un vano con copertura a vetrocemento, di una nuova scala e di un gruppo di ascensori.
L’ingresso principale è esteso alla grande sala terranea, attraverso la bussola di Carlo Scarpa. E’ una grande sala quattrocentesca a colonne, ampliata e restaurata dove vi è l’attesa, l’orientamento dei visitatori e si colloca la biglietteria con il grande bancone, anch’esso disegnato da Carlo Scarpa, e ora integrato da due elementi laterali per aumentare le postazioni di lavoro.Vi affaccia il guardaroba, rasentando il quale si accede alle nuove sale espositive.
Il percorso procede attraverso l’ala nuovissima, le ampie sale ottocentesche del Lazzari e l’ala disegnata da Andrea Palladio nel 1561, fino a raggiungere la nuova scala e gli ascensori che conducono al primo piano della Pinacoteca storica e al secondo piano dell’ala palladiana che rende, finalmente accessibili al pubblico i locali dell’ex deposito-quadreria.
Al piano terra, lo spazio corrispondente alla trecentesca chiesa della Carità, è destinato a riunioni e a mostre temporanee con proprio ingresso, biglietteria e guardaroba.
Il pubblico avrà a disposizione un servizio di caffetteria situato in prossimità dei percorsi verticali centrali, aperto verso il grande cortile palladiano, e accessibile anche direttamente dall’esterno del museo.
Al piano secondo dell’ala palladiana sono state realizzate nuove sale espositive e mantenuto il gabinetto dei disegni che conserva, tra l’altro, il piccolo foglio del supremo Homo ad circulum leonardesco.
Agli ammezzati si trova una sala di regia, con strumentazioni tecnologiche avanzate, entrata in funzione già alla fine del 2012, che permette il controllo di tutte le sale e dei complessi sistemi impiantistici di sicurezza del museo.
Nel piano interrato si collocano le centrali tecnologiche dei nuovi impianti tra i quali spiccano i sistemi di climatizzazione e antincendio che sono all’avanguardia nel panorama delle strutture museali nazionali e internazionali. Da tempo sono già entrati in funzione tutti i dispositivi di climatizzazione, studiati con soluzioni specifiche, e quelli per il superamento delle barriere architettoniche, ivi compresi due grandi ascensori per i visitatori. Dal 2012 sono in funzione i nuovi servizi per il pubblico, la scala di collegamento ai diversi piani e tutti i servizi destinati al personale di custodia del museo.
Con il raddoppio degli spazi espositivi sono state realizzate Le grandi Gallerie dell’Accademia di Venezia dove sarà possibile esporre altre eccezionali opere della pittura veneta, ora conservate nei depositi, che si uniranno ai capolavori di Bellini, Tintoretto, Tiziano e Veronese famosi in tutto il mondo.
PIANO TERRA - AS BUILT
PIANO AMMEZZATO - AS BUILT
PIANO PRIMO - AS BUILT
PIANO SECONDO - AS BUILT