Comunicato: sul restauro
L’intervento, interamente nanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con oltre 26 milioni di euro, restituisce alla fruizione del pubblico gli spazi che erano stati occupati dalla Scuola Accademia di Belle Arti.
I lavori di restauro e conservazione delle fabbriche antiche, condotti dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, si integrano al progetto architettonico fatto dall’arch. Tobia Scarpa, raddoppiando gli spazi a disposizione del Museo e portando l’attuale superficie di 6.000 mq a oltre 12.000 mq. Oltre all’ampliamento degli spazi espositivi, sono stati predisposti i servizi di accoglienza per i visitatori, la caetteria, una sala conferenze e, al piano terra della chiesa, un’ala dedicata alle mostre temporanee.
I visitatori possono accedere all’ampia corte interna dove Andrea Palladio, tra il 1561 e il 1563, costruì un bellissimo edificio che declina gli ordini architettonici dorico, ionico e corinzio sovrapposti su tre livelli, così come rappresentato nel suo trattato I Quattro Libri dell’Architettura. Nell’ala palladiana, anticamente riservata ai canonici Lateranensi, si trovano anche il Tablino e la famosa scala ovata di cui Goethe nel 1786, disse che è “la più bella scala a chiocciola del mondo” tanto che “non ci si stancherebbe mai di salirla e scenderla”.
Complessivamente, saranno disponibili 30 nuove sale espositive, di diverse dimensioni, per una supercie media di 110 mq, pari a 3.325 mq, già predisposti per l’esposizione delle opere d’arte.
La decisione di creare un grande piano interrato, destinato ad accogliere buona parte degli apparati impiantistici, ha reso possibile disporre di quasi 1200 mq di servizi per il pubblico e di adeguati spazi per il personale di accoglienza e vigilanza del Museo. Sia la corte d’accesso che il grande cortile palladiano sono ora spazi di pertinenza del Museo per una supercie di 1.330 mq.
Particolare attenzione è stata riservata alla progettazione del nucleo funzionale dell’intero complesso, con la realizzazione dei sistemi di climatizzazione, illuminazione, sicurezza, antincendio e antintrusione dando concreta attuazione all’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei del 2001 e portando le Gallerie dell’Accademia al rango dei grandi muse internazionali.
Le attuali Gallerie dell’Accademia sono realmente in grado di soddisfare le aspettative dei visitatori e degli studiosi di tutto il mondo e sono, a loro volta, una grande opera d’arte che testimonia le origini più lontane e nobili della città di Venezia.
Il Ministero ha stabilito, a conclusione dei presenti lavori, il prosieguo dei necessari interventi di restauro, adeguamento funzionale ed allestimento del complesso delle Gallerie, che interesseranno in particolare il primo e secondo piano. I lavori sono stati stanziati dal decreto legge 31 marzo 2011, n. 34 e dalla delibera CIPE 23 marzo 2013, per un totale di 9 milioni di euro.
L'appalto, di competenza della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, è in fase di aggiudicazione e il nuovo cantiere sarà aperto nella primavera del 2014.