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Laguna di Venezia, Canale della Certosa

 

 

Canale della Certosa_1.jpg Canale della Certosa_2.jpg Canale della Certosa_3.jpg

 

 

Stato: Italia

Soprintendenza: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Venezia e Laguna (già Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Regione: Veneto

Provincia: Venezia

Comune: Venezia

Località: Laguna di Venezia, Canale della Certosa

Tipo di evidenza: Giacimento subacqueo

Cronologia: I sec. a.C. - I sec. d.C

Anni campagne di scavo: 2011

Responsabile di cantiere: Stefano Medas (Laguna Sub s.n.c.)

Responsabile scientifico: Francesco Cozza, Alessandro Asta

Tipologia scavo: conduzione diretta

Tipologia finanziamento: Conduzione diretta in applicazione D.Lgs.163/2006. Sponsor: Magistrato alle Acque di Venezia - Consorzio Venezia Nuova

Sommario:

Tra la fine dell'estate del 2010 e la fine del 2011 è stata condotta una serie di indagini archeologiche subacquee durante i lavori di scavo del canale della Certosa. L'area oggetto degli interventi (fig. 1) non è mai stata, nel recente passato, sottoposta ad indagini archeologiche di tipo professionale, se non in determinati casi. In particolare, le ricognizioni e i rilievi effettuati nel 1998, nel corso dei lavori pubblici di Recupero morfologico delle Isole lagunari, hanno prodotto scarsi reperti d'età tardo-rinascimentale. I lavori di realizzazione di cavi per la telefonia (1999-2000) tra S. Pietro di Castello e il tratto Sud-Est del canale della Certosa e i lavori per la posa di tubazioni idrauliche tra l'isola delle Vignole e la Certosa stessa (1999-2000) non hanno consentito l'acquisizione di dati archeologici utili, al di là del generico ritrovamento di manufatti ceramici tardo-rinascimentali. Solo tra il 2006 e il 2007 si è riusciti ad ottenere, tramite ricerche di superficie, analisi delle foto aeree e saggi stratigrafici mirati, nuove informazioni utili all'individuazione e determinazione dello stato di conservazione dei resti del monastero di S. Andrea, conservatosi fino all'inizio del XIX secolo. Con il passaggio dell'isola alla Marina Militare, la Certosa fu utilizzata come stazione per gli idrovolanti e fabbrica di esplosivi, fino agli anni dell'abbandono (seconda metà del XX secolo). Tuttavia ulteriori dati archeologici riguardanti il contesto in esame provengono dalle esplorazioni lagunari condotte, tra gli anni '60 e '90 del secolo scorso, da Ernesto Canal, già ispettore onorario del Ministero per i Beni Culturali; in particolare, le indagini condotte nell'area oggetto della nostra attenzione avrebbero individuato "(...) a Nord della Certosa, in un tratto di barena prospiciente le Vignole, (...) un argine-strada con torre di epoca tardo-imperiale". Nel corso del 2011 due saggi sono stati eseguiti nel settore più settentrionale dell'area, in corrispondenza dell' "argine-strada" segnalato da Canal, e hanno evidenziato la presenza di un allineamento di pali lignei ben definito sul lato Est. In uno dei saggi sono state anche identificate due tavole sovrapposte, disposte in senso longitudinale e adiacenti al lato esterno della palificata, dunque riferibili alla parete orientale della struttura. All'interno si è riscontrata una concentrazione di pali, tra i quali si trova un costipamento di materiali fittili e ceramici frammentari, riconducibili ad un arco cronologico compreso tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C (fig. 2). Si sono riconosciuti numerosi frammenti di "tegole con alette" e di anfore di tipologia Dressel 6A, riferibili ad una produzione caratteristica dell'Italia settentrionale e dell'Istria tra la seconda metà del I sec. a.C. e la fine del I sec. d.C.. I campioni lignei prelevati dai pali hanno fornito una cronologia calibrata con range compreso tra il 170 e il 50 a.C., dunque con relativa coerenza rispetto ai materiali. La larghezza della struttura identificata dalla presenza dei pali si attesta intorno ai 2,50 m., con estremi compresi tra 2,20 e 3 m. ca. Successive prospezioni a vista fino al canale delle Vignole hanno confermato che la struttura dell' "argine-strada" prosegue con andamento coerente verso il canale medesimo. Un saggio è stato aperto anche a Sud dei precedenti, in corrispondenza di un'anomalia riscontrata con la sonda metallica e riferibile per posizione alla struttura identificata da Canal come fondazione di una torre. Le indagini hanno consentito di riconoscere una struttura costituita da pali lignei e da un costipamento realizzato con frammenti di laterizi, di anforacei e di ceramica. L'estensione complessiva dell'anomalia è stata riconosciuta tramite indagine con sonda metallica e corrisponde ad un'area di circa 12 x 8 m di lato. I campioni lignei prelevati dai pali hanno fornito una cronologia calibrata con range compreso tra il 210 e il 90 a.C.. Ulteriori indagini sono state eseguite lungo la fascia di ampliamento Ovest del canale della Certosa, durante le quali, presso la confluenza col canale delle Vignole, si è identificata una nuova struttura arginale, che si sviluppa lungo la gengiva del canale con andamento est-ovest (Sito 2). La limitata larghezza della struttura superstite, che si attesta intorno a 110 cm., porterebbe a considerarla come un argine di marginamento e non come un "argine-strada".


Alessandro Asta

Contatti: alessandro.asta@beniculturali.it

Bibliografia: ASTA A., D'AGOSTINO M. - LEZZIERO A. - MEDAS S., 2012, Indagini archeologiche subacquee condotte presso l'isola della Certosa nella Laguna di Venezia, in Quaderni di Archeologia del Veneto, XXVIII.

pubblicato il 2017/01/19 00:00:00 GMT+1 ultima modifica 2020-10-09T08:33:22+01:00

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